χθόνιος entra a far parte della collezione permanente del Museo di Favignana
12.10.2023
Dopo essere state presentate in anteprima all’ultima edizione di Gibellina Photoroad/open air &site-specific festival, approdano all’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, le nuove produzioni fotografiche di Alessandra Calò, Nicolò Degiorgis, Giorgio Di Noto e Valentina Vannicola. Gli artisti sono stati selezionati per il progetto Imaginarium dedicato alle “nuove produzioni e sperimentazioni nella fotografia italiana”, a cura di Arianna Catania.
Le opere saranno presentate con una mostra che inaugura venerdì 6 ottobre nei suggestivi spazi dell’Ex Tonnara di Favignana, oggi uno polo museale tra i più estesi e prestigiosi del Meridione d’Italia, ed entreranno a far parte della collezione fotografica permanente dell’Ex Stabilimento Florio.
Imaginarium – promosso dall’Associazione culturale On Image in partnership con Comune di Favignana, Comune di Gibellina, Fondazione Orestiadi, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), festival Planches Contact (Francia), Format Festival (Regno Unito), Visual Impact, Miarté, è uno dei progetti vincitori dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2022”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a sostegno dell’arte emergente e delle nuove produzioni artistiche.
Il progetto ha coinvolto i quattro artisti italiani- Alessandra Calò, Nicolò Degiorgis, Giorgio Di Noto e Valentina Vannicola– in residenze artistiche sull’Isola di Favignana (Trapani), finalizzate alla produzione di nuove opere inedite.
“IMAGINARIUM: nuove produzioni e sperimentazioni nella fotografia italiana contemporanea” è la prima tappa di un percorso che vuole svilupparsi sul lungo termine. Grazie a “Strategia Fotografia 2022” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC, abbiamo dato l’opportunità a quattro artisti/fotografi contemporanei italiani di creare nuovi progetti. L’obiettivo è creare una rete tra eccellenze a livello internazionale e particolar modo in Sicilia, mettendo al centro la fotografia contemporanea. Abbiamo messo in dialogo due realtà della stessa provincia di Trapani, Gibellina che presenta un festival internazionale di alto livello e che ha l’arte nel suo DNA, e Favignana che vuole puntare proprio sulla fotografia per creare nuove occasioni culturali di qualità, in un territorio al centro dei circuiti turistici” afferma Arianna Catania, Curatrice e ideatrice del progetto.
Alessandra Calò (Taranto, 1977) è una fotografa italiana che reinterpreta materiali d’archivio e ritratti di famiglia, rinnovando i linguaggi della fotografia; Nicolò Degiorgis (Bolzano, 1985) è un artista visivo, editore, e fotografo legato alla tradizione documentaria; le fotografie di Valentina Vannicola (Roma, 1982) possono essere invece incluse nel campo della “fotografia messa in scena” (o staged photography), quell’area della fotografia contemporanea che si presenta come scene reali create secondo le dinamiche della cinematografia, con progetti che si concentrano sulla trasposizione da un’opera letteraria a una fotografia. Giorgio Di Noto (Roma, 1990) conduce sin dal 2011 una ricerca sui materiali e i linguaggi della fotografia, studiando il rapporto tra il processo tecnico e il contenuto delle immagini.
ALESSANDRA CALO’
χθόνιος
Questa storia è il risultato di ore di cammino, osservazione e ascolto di tutti gli elementi vivi che compongono l’isola di Favignana: la terra, la pietra, la gente. In questo preciso ordine l’artista ha cercato di costruire (o forse ricomporre) una serie di avvenimenti che hanno caratterizzato e reso unico questo luogo. Calò è partita dalla terra, che i pirriaturi scavavano per portare alla luce la pietra – la calcarenite – ed è arrivata alla terra, che oggi è custodita nelle cavità che danno luogo ai giardini ipogei. In questo luogo, passato e presente reale si mescolano con fatti, leggende, possibili verità e mitologie lontane.
Il progetto si arricchisce del contributo letterario di Marilena Renda: la fotografia e la parola traducono e rafforzano il significato della cavità, inteso come spazio generativo
Intervista ad Arianna Catania e Alessandra Calò su ND-NoiDonne, a cura di Lorendana Cornero: QUI
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