MarePlurale
26.06.2017
Sono entrata a far parte di un’opera.
Un’opera che racconta storie di persone e di mare: il Mar Mediterraneo, le città che vi si affacciano, i turisti, i migranti e le vittime delle traversate. MarePlurale, è frutto della creatività del fotografo Elio Germani e la collaborazione di tanti artisti e richiedenti asilo ospiti del Consorzio Italiano Solidarietà (Ics), coordinati da Anna Krekic e Massimo Premuda.
Fino al 2 luglio l’opera – un maxi mosaico attualmente di 4624 fotografie – sarà visitabile presso la Stazione Rogers di Trieste.
Per saperne di più su questo progetto, clicca sull’immagine:
Il fotomosaico MarePlurale, un grande telo 4x4m di volti e storie che hanno come sfondo comune il Mar Adriatico fotografato dal Molo Audace (TR) è esposto alla Stazione Rogers dallo scorso 20 giugno e resterà visitabile fino al 2 luglio prossimo, con orario giornaliero 18 – 21.
Frutto della creatività di più artisti e coordinato da Anna Krekic e Massimo Premuda, l’allestimento si snoda attorno all’opera fotografica del fotografo Elio Germani. La genesi ed evoluzione del progetto, passando per l’esposizione a In\Visible Cities di Gorizia, è stata documentata dal Piccolo nei mesi passati.
Composto da 4624 immagini scattate dagli ospiti delle strutture d’accoglienza di ICS e Caritas a Trieste tra settembre 2016 e gennaio 2017, grazie anche alla collaborazione con il Trieste Film Festival di Alpe Adria Cinema, si tratta di un’opera corale che è al contempo un omaggio all’origine multietnica di Trieste e alle vittime delle traversate nel Mediterraneo.
L’evento Mare Plurale è promosso e realizzato da Cizerouno Associazione Culturale nell’ambito di Varcare la frontiera #5 – Atlantidi, quinto capitolo del progetto multidisciplinare a cura di Mila Lazić e Massimiliano Schiozzi e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che dal 2011 affronta il tema del confine nei suoi molteplici aspetti.
Organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Mare Plurale esplora evocativamente il mare come elemento di unione/armonia e, insieme, di separazione/conflitto.
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