PAGINE D’ARIA | il tesoro espressivo del corpo
05.09.2023
Giuseppe Giuranna Alessandra Calò Nicola Della Maggiora per Festival Filosofia 2023, a cura di Cristina Muccioli e Maria Teresa Mori.
Lo spazio culturale ArteSì, in collaborazione con Azimut, presenta “Pagine d’aria | il tesoro espressivo del corpo”, un progetto espositivo inedito, realizzato in occasione del Festival Filosofia 2023, in programma dal 15 al 17 settembre, edizione dedicata al tema “Parola”.
L’esposizione, organizzata e curata da Maria Teresa Mori e Cristina Muccioli, è inserita nel programma ufficiale del Festival nella sezione Programma Creativo e avrà luogo presso la Sala del Leccio del Complesso San Paolo, Modena. Protagonisti invitati a confrontarsi sul tema: Giuseppe Giuranna, Alessandra Calò e Nicola Della Maggiora di differente provenienza e linguaggio ma ampiamente conosciuti ed apprezzati nel panorama artistico internazionale.
Focalizzandosi sul significato e la pratica della “Parola”, gli artisti Giuranna, Calò e Della Maggiora hanno dato vita ad un dialogo originale che lascerà allo spettatore l’opportunità di riflettere sul potere della comunicazione. In Visual Vernacular – tecnica utilizzata da alcuni artisti sordi per raccontare storie attraverso segni, gesti ed espressioni facciali – Giuranna propone una video installazione denominata “Il Faro | metafora della comunicazione” (regia di Alessandra Guidetti).
Qui, il confine tra la lingua ed il gesto artistico genera una forma espressiva comprensibile attraverso il senso della vista ma intraducibile in maniera letterale. L’alternanza simbolica della luce del faro – impersonificata dall’artista – fa leva sulla dicotomia “presenza/assenza”, creando la sospensione e la riattivazione della comunicazione.
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Per Calò, l’opera diventa un pretesto per riflettere sul potere della comunicazione, che è variabile e si fonda sull’aspetto corporeo e non soltanto sulla parola. Partendo proprio dal Video di Giuranna, l’artista tenta di instaurare un dialogo fallimentare tra l’immagine in movimento ed il frame: nella LIS (Lingua dei Segni Italiana) ad esempio, se viene meno una delle componenti linguistiche, la comunicazione decade.
Sulle sue opere Muccioli scrive: “Alcuni di questi gesti attoriali performati da Giuranna sono stati selezionati, isolati con la cura di chi salva e conserva, custodisce e rende grazie, da Alessandra Calò, artista internazionale da anni coinvolta e accolta sentitamente dalla sensibilità di chi pensa, collabora con e frequenta il Festival della Filosofia. Aliena da ogni intento di replica o di mimesi del reale, Calò offre il suo racconto per figure, le sue intercettazioni di palpiti epidermici, tendinei, muscolari. Sono stralci di discorso recitato dal corpo di Giuseppe Giuranna, stampati su una garza di seta che crea una meravigliosa, incantevole eco visiva con l’immagine stampata sullo sfondo, distanziata abbastanza da farsi scoprire da uno sguardo capace anch’esso di movimento: da lontano, da vicino.”
Nella giornata di sabato 16 settembre, successiva alla visita guidata a cura della critica d’arte Cristina Muccioli, verranno eseguite le performance “L’albero” e “Il Soffione” grazie alla presenza di Nicola Della Maggiora, artista sordo, educatore e docente L.I.S. nonché esponente di spicco della Visual Vernacular Italiana. È previsto il servizio di interpretariato LIS – lingua dei segni italiana – e viceversa per il pubblico sordo e udente a cura di Maria Dellino e Tiziana Santoro.
15 – 16 – 17 SETTEMBRE 2023
Sala del Leccio Complesso San Paolo, Modena
venerdi 9.00 – 23.00 | sabato 9.00 – 23.00 | domenica 9.00 – 21.00
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