Secret Garden ospite della rassegna culturale “Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte” a cura di Elena Alfonsi.
02.06.2020
“Alla Fine dei Conti | riflessioni sulla via e sulla morte” è una rassegna annuale che si svolge presso la Casa del Mantegna, a Mantova, ed è ideata e curata da Elena Alfonsi, studiosa di Storia della Critica d’Arte, Tanatologia Culturale e Death Education.
Tra i progetti ospitati e presentati nell’edizione 2020 doveva esserci anche Secret Garden (la rassegna è stata annullata causa COVID-19)
Qui di seguito, riportiamo un approfondimento voluto da Elena Alfonsi e pubblicato sul sito della rassegna:
«Il lavoro che svolgo con l’utilizzo della Fotografia, anche in ambito tanatologico in funzione della diffusione della Death Education in Italia (basandomi principalmente sugli studi svolti dalla Professoressa Ines Testoni ideatrice e direttrice del Master Death Studies & the End of Life, dell’Università degli Studi di Padova – Dip. FISPPA), mi spinge alla ricerca di opere singole o progetti che mi offrano ulteriori sviluppi di approfondimento. Sia per lo studio della Storia della Critica d’Arte che per quello della Tanatologia, una materia multidisciplinare vastissima, cerco di cogliere lo straordinario contenuto di approcci teorici all’Arte che propongano risposte implicite: un insieme di assunti di base distintivi sulla natura umana.
Secret Garden può essere considerato uno di questi approcci teorici, sviluppato da Alessandra Calò con competenza e sensibilità.
In molti modi ogni persona è come tutte le altre, ma in molti modi ogni persona è diversa da tutte le altre. Ogni individuo ha un insieme proprio di caratteristiche che lo rendono assolutamente unico. Il Progetto Secret Garden, attraverso la sinergia tra la Fotografa Alessandra Calò e le autrici dei testi, ha creato una teoria di nuove attribuzioni fantastiche nelle quali le differenze individuali afferiscono tutte al concetto di personalità.
Ogni autrice ha potuto liberare la fantasia e le emozioni per attribuire alle donne rappresentate nelle lastre un nuovo nome, una nuova identità, ma soprattutto, un’insieme caratterizzante di pensiero e di comportamento definendo, di ciascuna, quello stile assolutamente personale con cui la protagonista reagisce all’ambiente in cui vive, che frequenta, dal quale è ospitata, nel quale si proietta.
L’ immagine, importante non solo per l’esito ma per il processo che l’ha generata, ricrea per ogni Donna il perfetto equilibrio di un luogo silenzioso: il Secret Garden.»
Secret Garden rappresenta il paesaggio interiore che si nasconde a prima vista ma che può essere scoperto da chi è capace di guardare oltre l’apparenza. E’ una installazione itinerante, un’opera dove fotografia, botanica e letteratura si uniscono.
Differenti per provenienza, formazione, espressione artistica, le autrici si distinguono nei campi della letteratura, musica, poesia, impegno politico e sociale, rendendo ogni racconto un diario personale estremamente attuale.
Tra le autrici invitate, noti nomi della musica italiana (Maria Antonietta, Angela Baraldi, Mara Redeghieri, Rachele Bastreghi); del cinema e teatro internazionale (Silvia Calderoni, Mariana Rondon, Marta Cuscunà, Cecilia Dazzi, Marcia Tambutti Alliende); della letteratura contemporanea (Laura Pugno, Silvia Salvagnini, Francesca Genti, Antonella Ossorio, Daniela Brogi, Alessandra Sarchi).
Mentre l’autrice compone il testo, l’artista rielabora il ritratto scelto attraverso la creazione di un erbario tridimensionale che si pospone alla lastra creando visivamente una immagine inedita che si rinnova ogni volta che l’occhio umano la percepisce. Antichi ritratti di donne arrivate a noi senza ulteriori dettagli relativi alle personali vicende biografiche ci fanno viaggiare su un doppio binario fatto di tempo reale e immaginazione, facendo decadere l’esigenza di una lettura chiara e fedele ancorata all’immagine.
Nell’accostarsi all’opera, lo spettatore potrà sbirciare dentro l’intimità di queste donne, potrà leggere frammenti di un’esistenza, seguire i fili individuali intrecciati a un percorso collettivo verso una maggiore libertà ed emancipazione.
A completamento dell’opera, nel 2018 è stato prodotto un libro da Danilo Montanari Editore (Ravenna).
https://www.danilomontanari.com/wordpress/libro/secret-garden/
Il Volume contiene una selezione di 23 immagini e racconti. La struttura del libro (quartini rovesci con alternanza di carte pregiate) rispecchia l’opera installativa, dando risalto a sovrapposizioni e visioni arboree.
l libro è stato stampato in 100 copie in lingua italiana e 100 in lingua inglese ed una limited edition con scatola in legno e lastra negativa originale.
In previsione di nuove esposizioni, entro il 2021, il Progetto Secret Garden si arricchirà di nuove collaborazioni e di una nuova edizione del libro sempre curata da Danilo Montanari.
Tra i nuovi contributi Maria, nata dalla collaborazione al Progetto di Elena Alfonsi, che sceglie questa antica lastra per dar voce a riflessioni intime e ricordi lontani….
Elena Alfonsi è studiosa di Storia della Critica d’Arte, Tanatologia Culturale e Death Education. Laureata in Storia della Critica d’Arte all’Università degli Studi di Padova scrive dal 1992 come Critica d’Arte. Abita a Mantova ed è Critica d’Arte indipendente diplomata in Tanatologia Culturale al Master Death Studies & the End of Life – Dipartimento FISPPA dell’Università degli Studi di Padova. Si occupa di arte, cultura e Death Education attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, la letteratura, la poesia.
E’ ideatrice di progetti didattico–culturali, di progetti di responsabilità etica a sostegno della cultura, di laboratori didattico formativi per un corretto approccio all’arte. Dal 2017 organizza a Mantova, nella prestigiosa sede della Casa del Mantegna, una Rassegna di Cultura intitolata Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte. Dal 2018 promuove il Progetto “La morte nell’Arte. La cultura veicolo di sviluppo”.
Dall’A. A. 2019/2020 è Docente Esterna di Storia dell’Arte e Storia della Critica d’Arte alla Accademia Internazionale dell’Intaglio a Bulino e Belle Arti di Bruno Cerboni Bajardi a Urbino.
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