RESIDENZA ARTISTICA in Appennino per il Festival Altreterre.

22.06.2021


Dal 17 al 22 Giugno sarò in residenza artistica presso KAMart APS per realizzare un’opera che sarà protagonista del Festival altreterRE.

Il paese dove ha sede l’Associazione KAMart è Cereggio, arroccato su di un colle che affaccia sulla Valle dell’ Enza, nell’Appennino Reggiano.
L’idea è quella di partire da un documento ritrovato, risalente ad un censimento del 1415 dove la comunità di Cereggio (governata dagli Estensi) dichiarava abitanti “15 bocche e 2 case” ed una descrizione morfologica del territorio riportava presenza di campi, rovi e vegetazione selvaggia.
Sono questi i miei punti di partenza e riflessione: oggi come allora, gli abitanti della Montagna restano pochi ma la loro presenza condiziona il paesaggio fino al limite del bosco.

Ho condotto una mappatura dettagliata (ispezione-catalogazione-studio) sulle erbe spontanee che dalla sede di residenza KamArt arrivano fino al limite del bosco. Esse indicano la presenza dell’uomo, anche se fa fatica a palesarsi”.
Origini lontane, proprietà fitoterapiche, veleni… L’erbario, oltre ad essere una preziosa raccolta di esemplari vegetali (hortus siccus) è anche l’oggetto che lo custodisce. Già tra il XV e il XVI secolo, quando le tecniche di stampa non si erano ancora pienamente affermate, la realizzazione delle tavole botaniche, veniva fatta attraverso la matrice naturale della pianta stessa.

Attraverso l’antica tecnica di stampa ai sali di ferro ho realizzato una serie di opere su carta, dove le erbe spontanee – spesso sconosciute dagli attuali residenti ma note in epoche remote come rimedi fitoterapici – saranno le protagoniste. Il risultato finale è ERBARIO MISTICO d’APPENNINO, una raccolta di callitipie stampate a mano, utilizzando le piante stesse come negativi. L’ opera, avrà un doppio valore: se da una parte sarà l’Appennino stesso a regalarci la materia prima, dall’altra avremo un vero libro d’artista stampato con antiche tecniche legate alla storia della fotografia.


ERBARIO MISTICO D’APPENNINO
Ancora una volta l’uomo e la natura si incontreranno a metà strada per creare insieme un’opera d’arte.


Gli artisti invitati a partecipare alla rassegna artistica sono 6 e ad ognuno è stato affidato un luogo caratteristico della Montagna: Pietro Iori – Museo del Sughero di Cervarezza, Penelope Chiara Cocchi – Osservatorio astronomico di Cervarezza, Alessandra Calò – Borgo di Cereggio nel Comune di Ventasso, Angela Viola – Corte Campanini, Francesca Catellani – Rifugio della Pietra di Bismantova, Monika Grycko – Casa Museo di Vasco Montecchi nel Comune di Baiso. La rassegna è stata curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei.

La residenza e tutto il Festival, sono stati patrocinati dalla Comunità Montana e dal Comune di Reggio Emilia.

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